Gioco d’azzardo in crescita anche in Valdinievole: cosa prevede il progetto della Società della Salute

Raddoppiata la cifra spesa dal 2018 al 2024. Gli strumenti utilizzati: ascolto, formazione e costruzione di reti territoriali. I progetti specifici di prevenzione nelle scuole e nei luoghi di lavoro

 

MONTECATINI TERME 20.10.2025 – Oltre 708 milioni di euro spesi nell’intera provincia di Pistoia nel corso del 2024 in attività di gioco d’azzardo, una cifra quasi raddoppiata rispetto al 2018. E il trend è in continua crescita: nella sola Valdinievole si è passati da un valore dell’indicatore pari a 1.746 euro nel 2020 a un valore medio attuale di circa 3.164 euro di spesa per abitante. Sono questi alcuni dei più significativi dati ufficiali forniti dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli relativamente allo scorso anno e mostrano l’impatto di un fenomeno preoccupante sul contenimento del quale ci si sta sempre più concentrando. La Regione Toscana ha approvato una programmazione delle attività per il contrasto al gioco d’azzardo (Decreto Dirigenziale del 15 novembre 2023) e successivamente un Piano triennale 2024-2026 per il quale le varie Società della Salute presenti nel territorio regionali operano con proprie progettualità ed in collaborazione con enti e soggetti del Terzo Settore. Alla Società della Salute della Valdinievole sono state assegnate risorse per circa 90.000 euro (90.227.00) per il finanziamento del progetto “Prevenzione universale, scolastica e nei luoghi di lavoro”.

Di tutto questo si è parlato questa mattina nel corso di un incontro, nella sala consiliare del Comune di Montecatini Terme, alla presenza del Questore Marco Dalpiaz, di rappresentanti della Prefettura, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza oltre al padrone di casa, il sindaco di Montecatini Terme Claudio del Rosso, alla presidente della SdS Simona De Caro, al direttore Stefano Lomi, a dirigenti e operatori della stessa SdS e della cooperativa Incontro.

Il gioco d’azzardo patologico è oggi una delle sfide più rilevanti per la salute pubblica con una diffusione trasversale e un’offerta capillare e sempre più accessibile. Un fenomeno ad alto rischio, che spesso resta sommerso e poco intercettato dai servizi sociosanitari, le cui conseguenze non riguardano soltanto la dimensione personale e familiare, ma si estendono anche alla sfera lavorativa e alla coesione sociale delle comunità.

Per affrontare il problema nella sua vastità e complessità, la Società della Salute della Valdinievole ha affidato uno specifico progetto di prevenzione al Gruppo Incontro, ente del terzo settore che si occupa di dipendenze da oltre 40 anni. Gli obiettivi  sono molteplici: favorire l’emersione del fenomeno, avvicinare e coinvolgere le persone a rischio e le loro famiglie, promuovere una cultura diffusa della consapevolezza, attivare percorsi di orientamento e accompagnamento, rafforzare le connessioni tra servizi e realtà del territorio. Per fare tutto ciò serve un approccio integrato, che tenga insieme prevenzione, ascolto, formazione e costruzione di reti territoriali solide.

L’impegno sul fronte della prevenzione si articola su tre grandi aree. La prima è quella della prevenzione universale, che mira a sensibilizzare la popolazione nel suo insieme; in questo ambito si collocano lo sportello di ascolto, attivo sia in presenza che online, le unità di strada, l’animazione territoriale con eventi e apposite campagne social ecc. La seconda è la prevenzione nelle scuole di secondo grado del territorio attraverso un progetto già sperimentato denominato PRIZE 3.0, con il coinvolgimento di 20 classi delle scuole superiori, oltre a formazione, coaching, interventi educativi in classe. La terza e ultima azione è rivolta ai lavoratori dei contesti produttivi del territorio pistoiese, rivolto ad aziende con oltre 15 dipendenti: il progetto si chiama GIOCOLAV, anch’esso già sperimentato da Gruppo Incontro sul territorio regionale e con una metodologia consolidata ma al contempo adattabile alle esigenze dei differenti contesti lavorativi (laboratori, eventi informativi, seminari, focus group ecc.).

Per quanto riguarda la prevenzione diretta ai più giovani i dati generali ci dicono che tra i ragazzi che giocano, a livello generale, il 20% lo fa con regolarità, l’11% manifesta un comportamento a rischio e il 7% rientra già in una fascia problematica. A livello locale, i dati raccolti nella provincia di Pistoia confermano questa tendenza: su un campione di 166 adolescenti (età media 18 anni, 48% maschi), il 59% ha giocato nell’ultimo mese; tra questi, il 27% è classificabile come giocatore regolare, il 15% presenta un comportamento a rischio e il 5% un comportamento problematico. A fianco di questi elementi di forte preoccupazione emerge un dato incoraggiante: gli interventi educativi condotti nelle scuole, infatti, hanno già dimostrato la loro efficacia, riducendo la frequenza di gioco e correggendo le distorsioni cognitive, con effetti che si mantengono anche a distanza di tre mesi

“Montecatini è stata per molti anni capitale del gioco d’azzardo, un fenomeno molto conosciuto, anche oggi con un’alta percentuale di sommerso – ha detto il sindaco Claudio Del Rosso -. Il passaggio da semplice passatempo a dipendenza è molto più facile di quanto si pensi. Ben venga dunque il Progetto della SdS della Valdinievole per un’ampia opera di prevenzione e di sensibilizzazione”. “La Valdinievole è una delle zone più a rischio – gli ha fatto eco la presidente della SdS Simona De Caro -. Con questo intervento cerchiamo di fare la nostra parte con azioni mirate e un’opera di prevenzione in più ambiti. Il gioco d’azzardo è un fenomeno che parte dall’individuo ma con un effetto domino che coinvolge l’intera famiglia”. “Gli effetti devastanti nelle reti familiari sono ben evidenti – ha aggiunto il direttore della SdS Stefano Lomi -. E non riguardano solo la sfera economica bensì diventano fenomeno sociale a tutto tondo. Siamo contenti della scelta della Regione di investire su questo progetto e del partenariato con la cooperativa Incontro. Decisivo per la buona riuscita della campagna di sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi di lavoro il coinvolgimento del corpo docente e delle associazioni di categoria”.

“Fondamentale è far giungere alle persone il messaggio che il disturbo esiste e che ci si può curare”, ha sottolineato ancora il direttore del Servizio dipendenze di Pistoia e Montecatini Fabrizio Fagni, che ha poi ricordato come ai servizi si rivolga solo una piccola parte di coloro che soffrono questa patologia e del rischio scivolamento verso l’illegalità che essa comporta.

Alla presidente di Incontro Patrizia Di Napoli il compito di ricordare l’impegno di lungo corso della cooperativa e la crescita esponenziale del fenomeno del gioco d’azzardo e al coordinatore dei progetti della stessa cooperativa Giuseppe Iraci, quello di delineare un quadro sintetico di una patologia che proprio negli ultimi tempi ha cambiato pelle: “Il passaggio dall’off all’on line è stato un vero spartiacque, esploso proprio nel periodo del covid che ha costretto la gente in casa. Oggi avvicinarsi al gioco d’azzardo è molto più facile. Bisognerebbe far conoscere le reali possibilità di vincite nel gioco d’azzardo, percentuali infinitamente inferiori allo zero – ha concluso Iraci: sarebbe uno dei dati più efficaci per convincere le persone a desistere”.

LE IMMAGINI DELLA PRESENTAZIONE

 

BROCHURE E LOCANDINA

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brochure GAP

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