Ai nastri di partenza il progetto Atelier Alzheimer

A Pieve a Nievole la Società della Salute inaugura un laboratorio innovativo dedicato ad anziani affetti da demenza in stato iniziale.

Oggi, nella sede della SdS a Pescia, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del progetto “L’Atelier Alzhemier: punto di partenza per una presa in carico condivisa”, alla presenza del presidente della SdS Riccardo Franchi, del sindaco di Pieve a Nievole Gilda Diolaiuti, del direttore SdS Patrizia Baldi, del direttore della struttura organizzativa complessa di geriatria della Valdinievole e di Pistoia Carlo Adriano Biagini e della presidente della cooperativa Minerva Cristina Dragonetti.

“Anche oggi – ha commentato il Presidente della Società della Salute Riccardo Franchi – ci troviamo qui a presentare un nuovo progetto che va incontro alle necessità delle persone anziane e delle loro famiglie”.

Il progetto della SdS “L’Atelier Alzhemier: punto di partenza per una presa in carico condivisa” è attuato grazie a un cofinanziamento della Regione Toscana e rientra nell’ambito delle azioni innovative e sperimentali previste nella programmazione del nuovo piano regionale sulle demenze.

Il progetto, che sarà realizzato dalla Società della Salute della Valdinievole insieme alla cooperativa sociale Minerva, che si è aggiudicata la gara indetta dalla SdS, nasce come una sperimentazione e avrà la durata di un anno. In quest’arco di tempo saranno coinvolti circa 24 anziani residenti nel territorio della Valdinievole, identificati dal Centro Disturbi Cognitivi e Demenze della Geriatria come possibili beneficiari.

“Da oggi parte una nuova attività – ha aggiunto il Direttore Baldi – che va ad aggiungersi alla rete di servizi attivati dalla SdS a supporto delle persone affette da demenza. Si tratta di un progetto che non prevede somministrazione di farmaci, ma un lavoro comportamentale sulla persona e sulla famiglia. In Valdinievole nel 2017 il 9,2% degli ultrasessantacinquenni ha sviluppato una forma di demenza. Questi dati testimoniano l’importanza di lavorare a supporto di tutte quelle famiglie che hanno al loro interno un anziano malato di demenza”.

“In Valdinievole – ha aggiunto il dottor Biagini – circa 3000 persone sono affette da demenza. Per ognuna di queste ci sono almeno altri due familiari fortemente coinvolti. Questa proporzione dà l’idea dell’impatto che queste malattie hanno e della necessità di servizi mirati che prendano in carico il nucleo familiare sostenendolo e fornendo strumenti utili e competenze per affrontare la malattia”.

Nell’Atelier saranno realizzate varie tipologie di laboratorio che hanno come obiettivi principali quelli di contrastare il declino cognitivo e di favorire la permanenza delle abilità residue. L’Atelier punta infatti a essere una vera e propria “palestra per disturbi cognitivi”.

“La nostra cooperativa – ha spiegato Cristina Dragonetti – lavora da anni sui pazienti affetti da Alzheimer e demenze con un’équipe specializzata e altamente formata. La nostra filosofia è quella di lavorare su ogni persona in maniera diversificata, sulle passioni e sulle storie di ognuno, in stretta collaborazione con le realtà di volontariato che si occupano di cura e anziani sul territorio”.

I laboratori si svolgeranno nei locali della sede Auser di Pieve a Nievole (Via Bonamici, 13) messi a disposizione dal Comune di Pieve a Nievole. Durante il periodo estivo le attività si svolgeranno in orario mattutino (il lunedì e il giovedì dalle 9.30 alle 12.30), mentre da settembre i laboratori saranno aperti il lunedì dalle 15 alle 18 e il giovedì dalle 9.30 alle 12.30. Tra le attività proposte ci sono: l’aromaterapia, i laboratori di musica e canto, quello di cucina e quello di arte. Oltre che una palestra per la mente l’Atelier prevede anche attività di tipo motorio come la ginnastica dolce e le uscite ricreative. Nel progetto il connubio fra Arte e Cura assume importanza rilevante.  Gli appuntamenti vedranno la presenza di personale esperto e qualificato nella relazione con persone affette da demenza e/o Alzheimer.

I partecipanti arriveranno all’Atelier tramite la segnalazione della Geriatria e verranno inseriti nel progetto dopo un incontro di presentazione delle attività e degli spazi alla famiglia. Quest’ultima verrà coinvolta direttamente poiché il progetto prevede di fornire ai familiari dell’anziano una serie di strumenti e competenze utili per l’assistenza nell’ambiente domestico.

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